sabato 4 gennaio 2014

Villa Medicea di Castello. Accademia della Crusca

Ubicazione della lapide:
Firenze. Piazza delle Lingue d'Europa
Lapide: Accademia della Crusca (fondata nel 1582)
Villa Medicea di Castello







Villa Medicea di Castello
Il complesso di edifici e terreni posto nella località detta "all'Olmo" a Castello fu acquistato nel 1477 da Lorenzo "minor" de' Medici, che iniziò la costruzione della villa Cosimo I (1519-1574) nel 1541 affidò la progettazione del giardino a Niccolò Tribolo (1497-1550), che eseguì l'impianto idraulico e scolpì varie fontane e statue.

I numerosi elementi del giardino obbediscono ad un programma allegorico che esprime la grandezza dei Medici e la prosperità di Firenze sotto il loro Governo al centro del giardino si trova la fontanA detta di Ercole e Anteo, il fusto marmoreo ed i bacini. (ultimati nel 1555) sono del tribolo e aiuti, i putti in bronzo di Pierino da Vinci (1545 circa), il gruppo pure in bronzo con Ercole che soffoca Anteo di Bartolomeo Ammannati (1559-60) nel terrapieno che divide il giardino dal selvatico si apre la Grotta degli animali (1565-69 circa), rivestita interamente di rocce rustiche, mosaici di sassi e conchiglie nelle nicchie parietali sono tre vasche marmoree sormontate da grandi gruppi di animali in pietre e marmi policromi, opere di vari artisti tra cui i Lorenzi e l'Ammannati, a completare il repertorio zoologico, nel soffitto erano incastrati uccelli in bronzo del Giambologna e aiuti (oggi nel museo nazionale del Bargello).


In origine una statua di Orfeo o di Nettuno permetteva la lettura della grotta in chiave allegorica.
Nel giardino superiore al centro di un serbatoio d'acqua si innalza l'isolotto con la statua bronzea di vecchio rabbrividente, detto Appennino o Gennaio di Bartolomeo Ammannati (1563 circa), per il giardino di Castello fu eseguita anche la fontana marmorea con la Venere o Fiorenza che si strizza i cappelli del Giambologna (1570), ma nel XVIII secolo venne trasportata nel giardino presso la Villa della Petraia, al Bargello si conserva, anch'essa proveniente da Castello, la statua di Fiesole del Tribolo.

La Villa Medicea "é destinata nel 1966 ad ospitare l'Accademia della Crusca fu sottoposta dalla Soprintendenza ai Beni Ambientali e Architettonici ad un ampio restauro, e consegnata quindi all'Accademia nel 1972."


CNR - CENTRO STUDI OPERA DEL VOCABOLARIO ITALIANO

PER SAPERE DI PIU'
Sito ufficiale Opera del Vocabolario Italiano

I FAUTORI DELL'ACCADEMIA DELLA CRUSCA
Grazzini Anton Francesco (1503-1584)      il Lasca
Deti Giovan Battista (1539-1607)               il Sollo
Canigiani Bernardo (1524-1604)                il Gramolato
Zanchini Bernardo                                      il Macerato
De' Rossi Bastiano                                     l'Inferigno
Salviati Lionardo (1540-1589)                   l'Infarinato

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L'epigrafe (dal greco antico ἐπιγραφή, epigraphè, "scritto sopra") o iscrizione è un testo esposto pubblicamente su un supporto di materiale non deperibile (principalmente marmo o pietra, più raramente metallo). L'intento del testo è solitamente quello di tramandare la memoria di un evento storico, di un personaggio o di un atto; le parole possono essere incise, oppure dipinte o eseguite a mosaico; l'epigrafe si può trovare sia in un luogo chiuso (chiesa, cappella, palazzo) sia all'aperto (piazza, via, cimitero), oppure può essere apposta su un oggetto. Generalmente le iscrizioni sono realizzate in lettere maiuscole. A caratterizzarle però non è solo lo stile della scrittura ma anche l'adozione di particolari registri linguistici, improntati generalmente a concisione e solennità, in funzione del contenuto, del contesto e dello scopo comunicativo. (Da Wikipedia)

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