sabato 14 dicembre 2013

Galli Tassi Angiolo

Ubicazione delle lapidi:
Firenze. Piazza Santa Maria Nuova
Lapidi funebre dei Conti Galli Tassi
Il cortile dell'ingresso dalla porta principale dell'Ospedale Santa Maria Nuova.
Angiolo Galli Tassi
Nato il 10 luglio 1793 e morto il 12 luglio 1863
Benefattore principale




Il monumento del Conte Angiolo Galli-Tassi (1876)
per opera di Leopoldo Costoli (1850-1908)


AL CONTE ANGIOLO GALLI-TASSI
CHE EMULANDO LA CARITÀ DEGLI ANTICHI
L'AVITO PATRIMONIO LEGAVA
AGLI OSPEDALI TOSCANI

Il mausoleo di Angiolo Galli Tassi



MEMORIA
DEL CONTE ANGELO GALLI TASSI
PATRIZIO FIORENTINO
CHE SPREGIATORE D'OGNI MONDANA APPARISCENZA
VISSE TUTTO A DIO ED AI POVERI
I QUALI FECE EREDI DEL SUO AMPLISSIMO CENSO
CUI VOLE ADEGUATAMENTE DISTRIBUITO
FRA QUANTI SONO IN TOSCANA
SPEDALI REGII E COMUNITATIVI
DOVE S'ACCOLGON GL'INFERMI
MANCO' QUASI IMPROVVISAMENTE ALLA VITA
IL XII. DI LUGLIO MDCCCLXIII. IN ETA' DO A. LXX. M.VII. E G.X
E QUI PRESSO LA DILETTA GENITRICE
LO DEPOSERO INTERPETRANDONE IL DESIDERIO
GLI ESECUTORI DELLE ULTIME SUE VOLONTA'

VALE ANIMA BENEDETTA
E DIO CHE E' CARITA'
TI ABBIA LA SUA PACE

D.O.M

IOANNES BAPTISTA ANGEI GALLI
ANNUM AGENS SEPTIMUM ET QUINQUA:
GESIMUM OBIJT DIE VI MAIJ MDCC ET IN
HOC SACELLO IN QUO SIBI MONUMENT:
PONI TESTAMENTO IUSSERAT OMNIUM
MOERORE TUMULATUS IACET

Il cortile dell'Ospedale Santa Maria Nuova




A PX Q
ELISABETTA DI ANTONIO GANUCCI
E DELLA VIRGINIA DEI MARC GINORI
AL CONTE CAV. PIETRO LEOPOLDO GALLI TASSI CONSORTE
QUI ATTENDE LA VITA NEL GIORNO SOLENNE.
IL MARMO DINOTI LA SPOGLIA OVE POSA
CHE IL NOME PRECLARO DI TANTE VIRTUDI
L'OLTRAGGIO DEL TEMPIO SICURO NON TEME.
QUI TUTTI SONO CHIUSI GLI AFFETTI DEL FIGLIO
E QUIVI DISCENDERE ELESSE ED INVOCA
ALLOR CHE IL SUO SPIRTO DAL FRALE SI SCIOLGA:
INTANTO A CONFORTO D'IMMENSO DOLORE
IL CENERE AMATO DI LACRIME ASPERGE.
N. 23 FEBBRAIO 1770. M. 25. MARZO 1846

MEMORIAE. ET. CINERIBUS
PETRI. LEOPOLDI. COMITIS. ANGELI. GALLI. TASSI. FIL.
EQUITIS. ORDINIS. STEPHANIANI
PIETATE. IN. DEUM. LIBERALITATE. IN. EGENOS. SPECTATISSIMI
VARIS. LITTERIS. ERUDITI
MUSICES. IN. PRIMIS. ET. BOTANICAR. RERUM. PERITISSIMI
QARUM. STUDIO. IN. FINES. EUGANEORIM. PROFECTUS
MORBO. EX. ITINERE. CONTRACTO
VIX. REDUX. IN. PATRIAM
OBIT. ID. IUL. AN. M. DCC. XCIII
UNICO. RELICTO. FILIO
VIXIT. AN. XXIII. MENS. III. DIES. XXI
ELISABETHA. GANUCCI. UXOR. MOERENTISSIMA
VIRO. OPTIMO. ET. DESIDERATISSIMO. CUM. LACRYMIS. POSUIT


BUSTI DEL PADRE (PIETRO LEOPOLDO GALLI TASSI) E DEL PROZIO
DI ANGIOLO DEI CONTI GALLI TASSI

Torna in vita il tempio Galli Tassi Con quella eredità nacque Careggi
È un tempio con pronao a quattro colonne di ordine tuscanico con capitello simile al dorico ma dall’echino schiacciato e rigonfio, sormontate da un pesante frontone con architrave a metope lisce e triglifi. La cella a corpo rettangolare con edicola centrale a cupola la cui realizzazione fu terminata nel 1873, era destinata ad accogliere i resti mortali del conte Angiolo Orlando Galli Tassi (1792-1863), il quale alla sua morte designava proprio erede universale l’Arcispedale di Santa Maria Nuova.
I reggenti dell’Arcispedale decisero di realizzare in suo onore nel 1871 quel tempietto secondo il progetto di Angiolo Caprilli, un professionista dalla prevalente carriera di ingegnere militare. Il luogo prescelto era ciò che restava dell’originario Cimitero delle Ossa dopo l’edificazione della seicentesca crociera dell’ospedale femminile.
Ora arriva il restauro del tempio e la riapertura, del cortile sovrastato da due lati dallo scalone monumentale che conduce al salone di Martino V, da un lato dagli uffici della presidenza dell’Azienda e dal quarto dalle vetrate del Pronto soccorso e del reparto di terapia intensiva.
Nel tempio sono sepolti il benefattore e alcuni suoi familiari, fra cui la madre Elisabetta Ganucci, il padre Leopoldo e il trisavolo Giovan Battista Galli.
Sebbene i documenti assegnino allo scultore Leopoldo Costoli (1850-1908) la sola paternità della statua del conte, la critica gli attribuisce anche i busti degli altri componenti la famiglia, e specialmente dell’effige della madre, riconducibili alla mano del giovane artista.
La famiglia Galli-Tassi vien fatta risalire ad Agnolo Galli (1604-1657), facoltoso banchiere e membro di una famiglia di umili origini che, giunta a Firenze nell’ultimo quarto del Cinquecento, aveva rapidamente raggiunto un posizione economica di preminenza tramite attività mercantile e poi del banco.
Nel 1630 Agnolo acquistò l’antico palazzo di via Pandolfini e nel 1631 sposò Maddalena Carnesecchi da cui avrebbe avuto ben diciotto figli.
Anche la proprietà del palazzo Galli Tassi di via Pandolfini passò nel 1868 agli Ospedali della Toscana insieme anche alle due Ville Ruspoli (una sulla via Bolognese e l’altra in via di Santa Marta) in seguito riacquistate dalla duchessa di Lucca  della originaria famiglia Ruspoli.
Inoltre il conte filantropo e benefattore, lasciò 1 milione di lire a ciascun ospedale della Toscana (erano in tutto 35) gestiti dall’Arcispedale Santa Maria Nuova. Proprio grazie a quella eredità furono costruiti nel 1912 i padiglioni di Careggi – allora sotto la direzione dell’Arcispedale - e a fine ottocento la ristrutturazione dello stesso ospedale di Santa Maria Nuova.
Fonte: asl.toscana.it



PER SAPERE DI PIU'
Ospedale Santa Maria Nuova
Asl Fiorentina
Palazzo Galli Tassi
Non solo carità. L'ospedale Santa Maria Nuova; un risultato imprenditoriale  (autrice Ester Diana)

DA APPROFONDIRE
Angiolo Galli Tassi
Pietro Leopoldo Galli Tassi (padre del Angiolo Galli Tassi)
Elisabetta Ganucci (madre del Conte Angiolo Galli Tassi) nata il 23 febbraio 1770 e morta il 25 marzo 1846
Giovan Battista Galli Tassi (prozio del Conte Angiolo Galli Tassi)
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L'epigrafe (dal greco antico ἐπιγραφή, epigraphè, "scritto sopra") o iscrizione è un testo esposto pubblicamente su un supporto di materiale non deperibile (principalmente marmo o pietra, più raramente metallo). L'intento del testo è solitamente quello di tramandare la memoria di un evento storico, di un personaggio o di un atto; le parole possono essere incise, oppure dipinte o eseguite a mosaico; l'epigrafe si può trovare sia in un luogo chiuso (chiesa, cappella, palazzo) sia all'aperto (piazza, via, cimitero), oppure può essere apposta su un oggetto. Generalmente le iscrizioni sono realizzate in lettere maiuscole. A caratterizzarle però non è solo lo stile della scrittura ma anche l'adozione di particolari registri linguistici, improntati generalmente a concisione e solennità, in funzione del contenuto, del contesto e dello scopo comunicativo. (Da Wikipedia)

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